Immobili in vendita a Comiso

Pedalino - Via Luigi Capuana - Oleificio di metri quadri 200 circa al Piano Terra - L'immobile dispone di ampi spazi esterni + Garage + Deposito + Terreno - al Primo ed al Secondo Piano troviamo Abitazioni di 180 MQ per ciascun livello Imposte acquisto immobile: € 38.800

Comiso, Ragusa

Sicilproperty, agenzia di trading immobiliare con sede in Catania, propone in vendita nel Comune di Comiso precisamente lungo la SS.115 (Comiso-Vittoria) un interessante complesso turistico/ricettivo con 36 camere e 62 posti letto (da licenza), ristorante-pizzeria (per 180 posti a sedere), campo da tennis e ampio parcheggio privato. Il sito si compone di due edifici ascensorati su più elevazioni per un totale di oltre 2000 mq, posizionati all'interno di un lotto di circa 4000 mq ed edificati in periodi diversi: il primo edificio costruito alla fine degli anni '80 composto da reception, camere per gli ospiti, sala meeting e appartamento privato mentre il secondo edificio costruito negli anni 2000 appositamente creato come ristorante / pizzeria rivolto principalmente agli ospiti dell'albergo e occasionalmente a ricevimenti. La struttura inoltre è autorizzata alla rivendita di tabacchi e alla somministrazione di alcolici. Lo stato conservativo degli immobili è tale da non richiedere oggi nessun intervento di manutenzione straordinaria, cosi come gli ambienti interni che si presentano ben organizzati e distribuiti, elegantemente rifiniti e arredati, dotati di ogni comfort. Altro dato meritevole di attenzione riguarda la realizzazione dell'impianto fotovoltaico per 75 kWh, la quale energia produce un reddito di circa 6000 euro ogni trimestre per altri 13 anni (contratti ventennali rinnovabili) oltre un pozzo trivellato dal quale si possono estrarre 5000 litri di acqua al giorno per uso domestico. Gli edifici presentano caratteristiche tali da poter essere convertiti ad altre attività quali ad esempio casa di riposo per anziani, poliambulatorio, centro uffici o benessere, ecc. Oltre le caratteristiche intrinseche della struttura i punti di forza sono: la vicinanza al centro cittadino (raggiungibile anche a piedi), all'aeroporto Pio la Torre (distante 5 km) al litorale ragusano e principalmente il fatto di trovarsi all'interno del territorio più rappresentativo del tardo barocco siciliano con siti storici di rilevanza come la Val di Noto, Ragusa Ibla, Modica e Scicli, siti rinomati e riconosciuti nel patrimonio Unesco. Trattativa Riservata Codice Immobile V1036 oppure V001036 All'interno del nostro sito www.sicilproperty.it è possibile visionare un TOUR VIRTUALE INNOVATIVO dell'immobile, che permette di rilevare le misure degli ambienti, una PLANIMETRIA 3D e un VIDEO promozionale. SicilProperty RealEstate info 095/0934130 Puoi seguire la SicilProperty immobiliare Catania, su Facebook, Twitter, Linkedln, Youtube

Comiso, Ragusa

In Sicilia, del Castello Aragonese di Comiso si parla già da alcuni documenti del XIII -- XIV sec. e si descrive come "...feudum Comisi cum aliis fortiliciis et edificis ...", quindi già prima della fine del Trecento Comiso era cinta di solide mura per tutto il perimetro, e aveva torri e castello con antistante fossato. Intorno al 1392 la proprietà del castello passò da Federico Speciaro ai conti Cabrera, mentre nel 1453 fu venduto a Periconio Naselli, barone della Mastra, il cui discendente Gaspare Naselli nel 1571 fu nominato Conte di Comiso da Filippo I di Sicilia. Da allora per molti secoli il castello divenne la dimora stabile della famiglia Naselli, fino a quando nel 1693 un terremoto fece crollare gran parte del castello ad eccezione della torre. I lavori per restaurarlo continuarono fino agli inizi del Settecento, ma la trasformazione a palazzo signorile si ebbe quando arrivò in visita, dimorandovi per qualche tempo con tutto il seguito, il viceré Cristoforo Fernandez de Cordova. Al tempo dei Borboni, Il castello rimase abbandonato, finché nel 1841, una parte di esso venne trasformata in teatro, passato successivamente al Comune, e la parte bassa fu adibita a carcere mandamentale. Ai giorni nostri il castello è di proprietà della Famiglia Nifosì, discendente dai baroni di Canalazzi. Nel lato est del castello troviamo la parte più antica: un battistero dedicato a san Gregorio Magno, con resti di affreschi di epoca bizantina e risalente intorno all'anno mille; di forma ottagonale, il battistero, alla sommità diventa di forma cilindrica e si completa con un elegante cupola. La parte nord del castello è caratterizzata da un'elegante trifora serliana, meglio conosciuta come Loggetta, che richiama lo stile cinquecentesco e che presenta pareti affrescate con paesaggi e voli di uccelli; questa loggia fu aggiunta al castello nel 1728, su progetto del genovese Michelangelo Canepa. Sono altre sì presenti due portali ogivali, di cui uno è chiuso da una massiccia porta ferrata a grosse bugne risalente al 1400; una splendida fontanella inserita nella parete e risalente al Cinquecento attribuita al Gagini o alla sua scuola; un fusto di fontana del 1600 circa, in pietra locale riccamente scolpito, conservato nel cortile interno. Il Castello si trova al centro di Comiso, maestoso, quasi come se dall'alto sorvegliasse la città a soli 15 minuti dal bellissimo centro storico di Ragusa Ibla, a pochi passi dal barocco della città di Scicli e poco distante dalla città di Modica. L'ultimo restauro esterno è stato effettuato cinque anni fa per l'adeguamento anti-­sismico ma sarebbero tantissime le cose che necessiterebbero di un intervento professionale: dai meravigliosi soffitti, al recupero di alcuni oggetti d'epoca, fino agli affreschi del battistero. Il castello si estende su una superficie di circa 1300 mq suddivi

Comiso, Ragusa

In Sicilia, del Castello Aragonese di Comiso si parla già da alcuni documenti del XIII -- XIV sec. e si descrive come "...feudum Comisi cum aliis fortiliciis et edificis ...", quindi già prima della fine del Trecento Comiso era cinta di solide mura per tutto il perimetro, e aveva torri e castello con antistante fossato. Intorno al 1392 la proprietà del castello passò da Federico Speciaro ai conti Cabrera, mentre nel 1453 fu venduto a Periconio Naselli, barone della Mastra, il cui discendente Gaspare Naselli nel 1571 fu nominato Conte di Comiso da Filippo I di Sicilia. Da allora per molti secoli il castello divenne la dimora stabile della famiglia Naselli, fino a quando nel 1693 un terremoto fece crollare gran parte del castello ad eccezione della torre. I lavori per restaurarlo continuarono fino agli inizi del Settecento, ma la trasformazione a palazzo signorile si ebbe quando arrivò in visita, dimorandovi per qualche tempo con tutto il seguito, il viceré Cristoforo Fernandez de Cordova. Al tempo dei Borboni, Il castello rimase abbandonato, finché nel 1841, una parte di esso venne trasformata in teatro, passato successivamente al Comune, e la parte bassa fu adibita a carcere mandamentale. Ai giorni nostri il castello è di proprietà della Famiglia Nifosì, discendente dai baroni di Canalazzi. Nel lato est del castello troviamo la parte più antica: un battistero dedicato a san Gregorio Magno, con resti di affreschi di epoca bizantina e risalente intorno all'anno mille; di forma ottagonale, il battistero, alla sommità diventa di forma cilindrica e si completa con un elegante cupola. La parte nord del castello è caratterizzata da un'elegante trifora serliana, meglio conosciuta come Loggetta, che richiama lo stile cinquecentesco e che presenta pareti affrescate con paesaggi e voli di uccelli; questa loggia fu aggiunta al castello nel 1728, su progetto del genovese Michelangelo Canepa. Sono altre sì presenti due portali ogivali, di cui uno è chiuso da una massiccia porta ferrata a grosse bugne risalente al 1400; una splendida fontanella inserita nella parete e risalente al Cinquecento attribuita al Gagini o alla sua scuola; un fusto di fontana del 1600 circa, in pietra locale riccamente scolpito, conservato nel cortile interno. Il Castello si trova al centro di Comiso, maestoso, quasi come se dall'alto sorvegliasse la città a soli 15 minuti dal bellissimo centro storico di Ragusa Ibla, a pochi passi dal barocco della città di Scicli e poco distante dalla città di Modica. L'ultimo restauro esterno è stato effettuato cinque anni fa per l'adeguamento anti-­sismico ma sarebbero tantissime le cose che necessiterebbero di un intervento professionale: dai meravigliosi soffitti, al recupero di alcuni oggetti d'epoca, fino agli affreschi del battistero. Il castello si estende su una superficie di circa 1300 mq suddivi

Locale commerciale di mq 750, allo stato rustico al momento, oltre mq 250 di scantinato, (sono 4 sub). NB: Se il locale deve essere venduto con l' agibilità a negozio per tutti i mq 750 + mq 250, con le pompe di calore, rich. € 575.000.

Palazzetto singolo ubicato su importante snodo viario, destinazione commercilae su tre livelli di mq 170 cadauno, oltre mansarda e terrazza di uguale metratura. Ampie vetrate che si affacciano su tre strade. OTTIMA PROPOSTA PER PICCOLO ALBERGO, STRUTTURA DI RISTORAZIONE O FRANCHISING.