LE PILLOLE DEL MARTEDI' – CURIOSITA’ BOLOGNESI - Giulio il benedicente e "La Giulia"

Nel 1506 il giovane Michelangelo Buonarroti si recò a Bologna per riappacificarsi con papa Giulio II. Il papa, che aveva appena riconquistato la città scacciando i Bentivoglio, per appianare le divergenze passate, commissionò al Buonarroti un ritratto in bronzo che lo rappresentasse in posizione seduta e benedicente.

Il 21 Febbraio 1508 la statua chiamata Giulio il benedicente venne collocata in una nicchia sopra la Porta Magna della Basilica di San Petronio, a ricordo e monito dell’autorità papale sulla città.

Destinata a sfidare i secoli, venne distrutta l’ 11 Dicembre 1511 quando i Bentivoglio riuscirono, per una breve parentesi di tempo, a riprendere il controllo sulla città e alcuni loro seguaci l'abbatterono, distruggendola in mille pezzi.

I frammenti di bronzo vennero venduti al Duca Alfonso d’Este, che li fuse per costruire una colubrina, ossia un piccolo cannone portatile, che ironicamente chiamò “La Giulia” in sprezzo al Giulio pontefice.

Giulio il benedicente fu una delle uniche due creazioni in bronzo di Michelangelo, insieme al David de Rohan, anch’esso andato distrutto.